Titolo: L’avvocato degli innocenti
Autore: John Grisham
Editore: Mondadori
Traduzione: Luca Fusari e Sara Prencipe
L’avvocato degli innocenti è l’ultimo libro in ordine di tempi di John Ghisham, uno dei principali autori di legal thrillere di best seller internazionali. Il protagonista del romanzo, voce che narra in prima persona, è Cullen Post, un avvocato che all’inizio della carriera aveva perso completamente la fiducia nella giustizia ed aveva deciso di lasciare la professione. In seguito soffrirà di esaurimento nervoso e solo la fede in Dio riuscirà a rimetterlo in carreggiata. Diventato pastore episcopale affianca un parroco che assiste i condannati. Qui Post entra in contatto con molti condannati innocenti e decide di tornare a fare l’avvocato per riaprire i processi che hanno portato a condanne di innocenti. Post inizia a collaborare con una organizzazione no profit che segue i casi di condannati ingiustamente, indipendentemente dal loro colore della pelle o dell’etnia di cui fanno parte. Il libro tratta le vicende dei casi che Post sta seguendo e che contribuiranno a costruire la sua fama di Avvocato degli innocenti.
Il libro entra subito nel vivo della vicenda, con le storie dei clienti di Post in primo piano, le ricerche per trovare nuovi indizi, per scoprire errori nelle prove utilizzate per condannare gli imputati. Storie di ingiustizie evidenti, raccontate con ottimo ritmo, senza un attimo di respiro, con un susseguirsi di colpi di scena e di eventi molto serrato. Grisham si conferma grande narratore, in grado di raccontare le vicende umane mescolandole con le vicende processuali senza perdersi nei tecnicismi legali, riuscendo a spiegare con parole comuni il funzionamento della giustizia in America. Non ne esce un quadro confortante. L’America risulta essere un paese con un altissimo tasso di illegalità, con il traffico di droga che muove montagne di soldi e condiziona il funzionamento delle forze dell’ordine che dovrebbero contrastarlo. L’America de “L’avvocato degli innocenti” è un paese razzista, corrotto, con una macchina giudiziaria complessa e poco reattiva, spesso alla ricerca di un colpevole qualsiasi, capace di mandare in carcere un innocente pur di chiudere il caso con una condanna. John Grisham apre uno squarcio sul velo di ipocrisia che copre molti dei misfatti che avvengono nel nome della legge e questo è di sicuro un merito di questo libro. Se un americano come lui, Grisham è stato senatore del Partito Democratico, critica il suo paese vuol dire che ci sono ancora speranze per vedere dei progressi nel prossimo futuro nel sistema giuridico americano.
✿ Buon 2020 ✿ a TE e ai TUoi ✿
Grazie. Ricambio gli auguri.
Non credo, noi parliamo male della nostra giustizia, ma se è vero solo la metà di quello che viene raccontato da loro stessi, negli Stati Uniti stanno molto peggio.
Tu sei un allegro pessimista quindi è giusto non credere nel possibile miglioramento. Io sono un ottimista quindi avremo spesso giudizi diversi. Saluti e grazie per il commento.
Grisham mi è sempre interessato. Non ho ancora letto uno dei suoi libri ma il modo con cui affronta questi casi mi ha sempre icuriosito. Dovrei iniziare prima o poi.
A scrivere storie di processi e di avvocati è il migliore.