Titolo: Il Re di Denari
Autore: Sandrone Dazieri
Editore: Mondadori
Colomba Caselli è un ex vicequestore di 35 anni che è stata messa a riposo dopo che uno sconosciuto ha cercato di ucciderla ed ha rapito Dante Torre, il suo grande amico cacciatore di persone scomparse, di cui si sono perse le tracce e che molti danno per morto. Colomba vive in un casolare nelle Marche evitando contatti con il mondo esterno, che si tratti di familiari, colleghi o amici, cercando di curare le sue ferite fisiche e mentali con la solitudine, soffrendo per la mancanza del suo amico Dante. Colomba rifiuta di credere che Dante sia morto e confida sempre nel suo ritrovamento.
Dopo una intensa nevicata, Colomba trova nel deposito della legna a fianco della sua abitazione un ragazzo autistico di nome Tommy, come indica il braccialetto che porta al polso, sconvolto dalla paura e sporco di sangue. Colomba lo carica sulla sua auto per riportarlo a casa ma si imbatte in un posto di blocco dove scopre che i genitori del ragazzo sono stati brutalmente uccisi. Tommy potrebbe essere testimone o il responsabile del terribile doppio omicidio. Colomba non ha alcuna ragione per interessarsi alle indagini ma non riesce a tirarsi fuori. Le modalità della strage dei genitori di Tommy ed il comportamento stesso del ragazzo, ricordano a Colomba il modo di operare del “Padre”, il rapitore e assassinio seriale da lei ucciso anni prima. C’è qualcuno che sta proseguendo il lavoro del “Padre” o Tommy rappresenta una pista che potrebbe portare Colomba a scoprire che fine ha fatto il suo amico Dante.
Inizia una avventura che diventa sempre più complessa con il passare delle pagine, con molte vittime e piena di episodi cruenti che vedono come protagonisti un gran numero di personaggi, tutti originali, ben caratterizzati sia come profilo psicologico che come personalità. La trama è complessa e articolata, con molti riferimenti ai fatti raccontati nei due libri che hanno preceduto “Re di denari”; ossia L’angelo e “Uccidi il Padre”, comunque ben spiegati ed inseriti nel racconto, che risulta comprensibile e chiaro anche senza aver letto i volumi precedenti. Lo stile di scrittura è asciutto, originale e ma nello stesso tempo dettagliato e preciso. L’attenzione del lettore rimane sempre altissima anche quando la trama di aggroviglia e i fatti si susseguono vorticosamente. Il libro tratta argomenti difficili come l’autismo, i problemi delle famiglie con figli con problemi fisici e psichici, la violenza presente in molti aspetti della nostra società, le false informazioni diffuse per coprire fatti di sangue di cui è meglio che le persone comuni non conoscano i retroscena. La trama colpisce per l’originalità delle storie personali dei vari protagonisti, così come sono inedite le storie criminali e le motivazioni che spingono alcuni personaggi ad agire con tanta violenza e crudeltà. In questo libro polizia e servizi segreti operano parallelamente con modalità poco convenzionali per aumentare la sensazione di mancanza di riferimenti che caratterizza la lettura. Colomba Caselli è una protagonista forte e di grande impatto. Ma tutti i protagonisti, nel bene e nel male, sono particolari e fuori dal comune, così come la storia e l’ambientazione del libro, che è uno dei migliori thriller italiani del momento.
L’ha ribloggato su Alessandria today @ Pier Carlo Lava.
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Di Dazieri h letto, molti anni fa, Attenti al gorilla. Mi è piaciuto molto.
Perché non ho più letto altri suoi libri? Domanda senza risposta.
Potrei riprenderlo da questo, senza dubbio.
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E’ impossibile seguire tutti gli autori che scrivono libri che meritano di essere letti.
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Sì, ma mi era davvero piaciuto 😀
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